Vengono in mente fragranze e inebrianti profumi d’Oriente, pendenti d’oro, gradi d’argento e nastri di porpora, esotiche essenze di mirra e incenso, frutti di cedro e piante di mandragola, al solo pronunciare il nome Anais. Questo dovette pensare il giovane Federico non appena vide la cugina della sua nuova moglie. Con lei passò la sua prima notte di nozze, ma Anais era una donna troppo indomita e volitiva per accettare di essere soltanto un esotico oggetto di piacere, destinata ad un futuro da concubina. Fuggì e abbandonò il sovrano che, per il suo bellissimo e inafferrabile “Fiore di Siria” scrisse un commovente lamento d’addio, nell’inutile attesa del suo ritorno. Birra ambrata puro malto dal profilo aromatico importante, con note affumicate. Il gusto è intenso, secco, leggermente amaro e con retrogusto di caramello e nocciola.